La Cassazione ha riconosciuto il diritto di un maggiorenne di intervenire a titolo personale nella controversia tra i genitori in sede di separazione giudiziale per richiedere per sè un contributo mensile di €.6.000,00 per proseguire gli studi universitari.
Il ragazzo maggiorenne, in quanto tale, ha la legittimazione piena per esercitare l’intervento volontario nel giudizio, poichè anche non economicamente autosufficiente.
Dice la Cassazione che è la stessa norma dell’art. 155-quinquies c.c., rivista dalla L.54/2006, a riconoscere la posizione emancipata del figlio che ha compiuto 18 anni, laddove prevede che il giudice può disporre in favore dei figli maggiorenni non indipendenti economicamente il pagamento di un assegno periodico che va versato direttamente al maggiorenne avente diritto.