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Cercare l’auto rimossa è motivo di grande stress. Si al risarcimento del danno
26 Giugno 2012
Published by Carlo on 26 Giugno 2012
Categories
  • Risarcimento danni
  • Sentenze
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    In materia di reati contro la persona, con la sentenza n. 35804, depositata il 3 ottobre 2011, la Corte di Cassazione, quarta sezione penale ha stabilito che rischia una condanna per lesioni colpose il gestore di un cinema se la pessima condizione di manutenzione delle scale fa perdere l’equilibrio e finire a terra un soggetto con conseguenti danni.
    Secondo quanto si apprende dalla ricostruzione della vicenda fatta dai giudici di legittimità, il gestore era stato condannato, sia in primo che in secondo grado, al pagamento di 900,00 euro di multa in quanto era stato ritenuto colpevole del delitto di lesioni colpose in danno di un cliente.
    Dopo aver assistito alla proiezione di un film, un uomo, avviatosi all’uscita, scendendo alcuni scalini, cadeva riportando una frattura scomposta della gamba sinistra. Secondo i giudici di merito, l’incidente si era verificato a causa della cattiva manutenzione delle scale. Condannato, l’uomo, impugnava quindi la sentenza in cassazione eccependo la non adeguata motivazione in ordine alle ragioni di doglianza proposte con i motivi di appello.
    La Corte, rigettando l’appello ha in proposito spiegato che “Il tribunale ha legittimamente ritenuto accertato che le cause della caduta dell’uomo, dovevano ricercarsi nello stato di sconnessione delle scale, non a norma, come chiaramente emerso dalla relazione peritale, oltre che nell’insufficienza del sistema di illuminazione delle luci segna passo. In particolare, sono state richiamate le dichiarazioni della stessa (vittima dell’incidente) che ha riferito di aver perso l’equilibrio essendogli venuto a mancare l’appoggio del piede sinistro, probabilmente dovuto, secondo quanto accertato dal giudice del merito, alla presenza di un vuoto sul pavimento profondo 50 cm e largo 15/16, e comunque alle gravi sconnessioni delle scale riscontrate dal perito.
    E dunque ha legittimamente concluso il tribunale, – ha concluso la Corte – proprio a causa delle cattive condizioni di manutenzione delle scale (l’uomo) aveva perso l’equilibrio ed era caduto procurandosi le lesioni sopra descritte, anche se non era stato sicuramente accertato se la caduta era stata determinata dal vuoto, un vero e proprio trabocchetto, la cui presenza è stata rilevata presso il sedile della quarta fila di poltrone, ovvero da una delle altre sconnessioni segnalate”.

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    Carlo
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