Testamento olografo seguito da testamento pubblico contenente la medesima disposizione: la revoca del secondo incide anche sul primo? – Cassazione Civile – Sez. Lavoro – Sentenza 10 ottobre 2012 , n. 17267
Chiamata a stabilire se, nel caso di specie, il testamento olografo fosse stato revocato o meno a seguito della revoca espressa del successivo testamento pubblico avvenuta per atto pubblico del de cuius, atteso che i due testamenti contenevano disposizioni di identico tenore, la Corte di Cassazione ha ritenuto di dover disattendere la decisione assunta dalla Corte di appello territorialmente competente secondo cui, per effetto della revoca espressa del successivo testamento pubblico, avrebbe continuato ad operare l’olografo in via esclusiva.
I Giudici di legittimità hanno precisato, infatti, che ove ad un testamento olografo faccia seguito un testamento pubblico recante la medesima attribuzione patrimoniale in favore dello stesso erede, la successiva revoca, per atto notarile, del testamento pubblico, senza alcuna menzione del precedente olografo estende i propri affetti al testamento olografo precedente ove quello pubblico sia meramente riproduttivo dello stesso, sicché ai fini della revoca espressa del testamento occorre guardare non tanto alla scheda testamentaria in sé, quanto piuttosto alle attribuzioni patrimoniali che essa reca. Invero, spiega la Suprema Corte, l’interpretazione delle disposizioni testamentarie è caratterizzata, rispetto a quella del contratto, da una più penetrante ricerca, al di là della mera dichiarazione, della volontà del testatore, la quale, alla stregua delle regole ermeneutiche di cui all’art. 1362 c.c. (applicabili, con gli opportuni adattamenti, anche in materia testamentaria), va individuata sulla base dell’esame globale della scheda, con riferimento, essenzialmente nei casi dubbi, anche ad elementi estrinseci, come la cultura, la mentalità e l’ambiente di vita del testatore.